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Museo Napoleonico
PRESENTAZIONE



Nel 1927 il conte Giuseppe Primoli (1851-1927), figlio del conte Pietro Primoli e della principessa Carlotta Bonaparte, donò alla città di Roma la sua importante collezione di opere d’arte, cimeli napoleonici, memorie familiari, racchiusa nelle sale del pianterreno del suo palazzo. La collezione, in cui era confluita in parte quella del fratello Luigi (1858-1925), nacque non tanto dal desiderio di offrire una testimonianza dei fasti imperiali quanto piuttosto dalla volontà di documentare gli intensi rapporti che legarono i Bonaparte a Roma. Questi legami furono stabiliti con la forza delle armi nel 1808, in seguito all’occupazione francese di Roma. La città diventò nel 1811 “città libera ed imperiale”, destinata ad essere governata dal figlio di Napoleone al quale fu conferito, già prima della nascita, il titolo di Re di Roma.


In seguito, dopo la caduta dell’Impero, quasi tutti i componenti della famiglia Bonaparte chiesero asilo a papa Pio VII e si stabilirono a Roma: la madre Letizia Ramolino a Palazzo Rinuccini, i fratelli Luigi e Girolamo rispettivamente a Palazzo Mancini Salviati e a Palazzo Nuñez, la sorella Paolina nella sua villa sulla Nomentana.
Ma il vero iniziatore del “ramo romano” dei Bonaparte, da cui discende il conte Primoli, fu il fratello “ribelle” dell’imperatore, Luciano che nel 1804, in aperto dissidio con Napoleone, si trasferì a Roma. La madre del conte Primoli, Carlotta Bonaparte, era, infatti, nata dal matrimonio di uno dei figli di Luciano, Carlo Luciano, con la cugina Zenaide ,figlia di Giuseppe Bonaparte. Carlotta sposò nel 1848 il conte Pietro Primoli e, subito dopo la proclamazione del Secondo Impero, si trasferì con la famiglia alla corte di Napoleone III. A Parigi, quindi, avvenne la formazione del conte Giuseppe Primoli che si completò, anche dopo la caduta dell’Impero, nei salotti letterari delle zie Matilde Bonaparte e Giulia Bonaparte, marchesa di Roccagiovine.
Colto, appassionato bibliofilo, abile fotografo, Giuseppe Primoli visse tra Roma e Parigi ed ebbe intensi rapporti con gli ambienti letterari ed artistici delle due città. Rappresentò, dunque, un’interessante figura di intellettuale e di collezionista che, attraverso importanti donazioni familiari e sapienti acquisti sul mercato antiquario, riuscì ad offrire alla città di Roma questo raffinato esempio di casa-museo.



INFO


Museo Napoleonico
Piazza di Ponte Umberto I, 1, 00186 Roma RM


Per informazioni consultare il sito www.museonapoleonico.it o contattare il numero 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00).
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LOREM IPSUM
DOLOR SIT AMET
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JOHN DOE
LICENSED REAL ESTATE SALESPERSON


Tlf.: +11 111 111 111
jhondoe@realestate.com
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Mauris aliquet neque quis libero consequat vestibulum. Donec lacinia consequat dolor viverra sagittis. Praesent consequat porttitor risus, eu condimentum nunc. Proin et velit ac sapien luctus efficitur egestas ac augue. Nunc dictum, augue eget eleifend interdum, quam libero imperdiet lectus, vel scelerisque turpis lectus vel ligula. Duis a porta sem. Maecenas sollicitudin nunc id risus fringilla, a pharetra orci iaculis. Aliquam turpis ligula, tincidunt sit amet consequat ac, imperdiet non dolor.
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Museo Napoleonico
PRESENTAZIONE


Nel 1927 il conte Giuseppe Primoli (1851-1927), figlio del conte Pietro Primoli e della principessa Carlotta Bonaparte, donò alla città di Roma la sua importante collezione di opere d’arte, cimeli napoleonici, memorie familiari, racchiusa nelle sale del pianterreno del suo palazzo. La collezione, in cui era confluita in parte quella del fratello Luigi (1858-1925), nacque non tanto dal desiderio di offrire una testimonianza dei fasti imperiali quanto piuttosto dalla volontà di documentare gli intensi rapporti che legarono i Bonaparte a Roma. Questi legami furono stabiliti con la forza delle armi nel 1808, in seguito all’occupazione francese di Roma. La città diventò nel 1811 “città libera ed imperiale”, destinata ad essere governata dal figlio di Napoleone al quale fu conferito, già prima della nascita, il titolo di Re di Roma.


In seguito, dopo la caduta dell’Impero, quasi tutti i componenti della famiglia Bonaparte chiesero asilo a papa Pio VII e si stabilirono a Roma: la madre Letizia Ramolino a Palazzo Rinuccini, i fratelli Luigi e Girolamo rispettivamente a Palazzo Mancini Salviati e a Palazzo Nuñez, la sorella Paolina nella sua villa sulla Nomentana.
Ma il vero iniziatore del “ramo romano” dei Bonaparte, da cui discende il conte Primoli, fu il fratello “ribelle” dell’imperatore, Luciano che nel 1804, in aperto dissidio con Napoleone, si trasferì a Roma. La madre del conte Primoli, Carlotta Bonaparte, era, infatti, nata dal matrimonio di uno dei figli di Luciano, Carlo Luciano, con la cugina Zenaide ,figlia di Giuseppe Bonaparte. Carlotta sposò nel 1848 il conte Pietro Primoli e, subito dopo la proclamazione del Secondo Impero, si trasferì con la famiglia alla corte di Napoleone III. A Parigi, quindi, avvenne la formazione del conte Giuseppe Primoli che si completò, anche dopo la caduta dell’Impero, nei salotti letterari delle zie Matilde Bonaparte e Giulia Bonaparte, marchesa di Roccagiovine.
Colto, appassionato bibliofilo, abile fotografo, Giuseppe Primoli visse tra Roma e Parigi ed ebbe intensi rapporti con gli ambienti letterari ed artistici delle due città. Rappresentò, dunque, un’interessante figura di intellettuale e di collezionista che, attraverso importanti donazioni familiari e sapienti acquisti sul mercato antiquario, riuscì ad offrire alla città di Roma questo raffinato esempio di casa-museo.



INFO


Museo Napoleonico
Piazza di Ponte Umberto I, 1, 00186 Roma RM


Per informazioni consultare il sito www.museonapoleonico.it o contattare il numero 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00).
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Mauris aliquet neque quis libero consequat vestibulum. Donec lacinia consequat dolor viverra sagittis. Praesent consequat porttitor risus, eu condimentum nunc. Proin et velit ac sapien luctus efficitur egestas ac augue. Nunc dictum, augue eget eleifend interdum, quam libero imperdiet lectus, vel scelerisque turpis lectus vel ligula. Duis a porta sem. Maecenas sollicitudin nunc id risus fringilla, a pharetra orci iaculis. Aliquam turpis ligula, tincidunt sit amet consequat ac, imperdiet non dolor.
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Il Regno di Napoli Label_6E669CF7_7030_2E07_41D4_09661F06D259_mobile.text = Sala VIII – Napoleone Label_6E6AFED0_7030_2A19_41D4_0430BA9B5427.text = Sala X - Luciano Bonaparte Label_6E9E847F_7030_3E07_41D2_FD6B654539DC.text = Sala VIII – Napoleone Label_6EC15CD8_7030_6E09_41D6_DAA3FF2D27FE.text = Sala VII - Il Regno di Napoli Label_6ECBCD11_7031_EE1B_41D5_2895CEF2CEE9_mobile.text = Galleria dei Costumi Label_6FB040E0_7030_F639_41C2_C74CC6303186_mobile.text = Sala V - La Repubblica Romana Label_7E9AC991_4888_B74A_41C4_EC03F5EF5C7D.text = Sala XII - Giuseppe Primoli e Matilde Bonaparte Label_880E2F8A_6740_2F26_41D4_C5C9A187517C_mobile.text = Sala III - Il Secondo Impero Label_88578698_6740_7122_41B8_B35462C052B3_mobile.text = Sala IX - Carlotta e Zenaide Bonaparte Label_88B02280_6740_1122_41B7_6C1D16B29ACE_mobile.text = Sala XII - Giuseppe Primoli e Matilde Bonaparte Label_8BBA1B7E_6740_17DE_41B0_BA60173F906A_mobile.text = Sala XI - Bonaparte a Roma Label_97B4BD96_6740_132E_41CD_17AAA2DA2215_mobile.text = Sala IV - 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Museo Napoleonico
Piazza di Ponte Umberto I, 1 - 00186 Roma
Per informazioni consultare il sito www.museonapoleonico.it o contattare il numero 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00).
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Sala XII - Giuseppe Primoli e Matilde Bonaparte


Questa sala può considerarsi dedicata al "padrone di casa", quel conte Giuseppe Primoli al quale si deve l'esistenza di un Museo Napoleonico a Roma. Nel disegno di Jean-Alexandre Coraboeuf è colto nella sua veste di raffinato collezionista e appassionato bibliofilo. Giuseppe si fece promotore di intensi scambi culturali tra Francia ed Italia, utilizzando la rete di rapporti intessuta in gioventù nella Parigi del Secondo Impero.
Di questa attitudine intellettualmente vivace egli era in parte debitore a Matilde Bonaparte Demidoff che in quegli anni era conosciuta a Parigi come "Notre Dame des Arts", poiché aveva aperto il suo salotto-atelier in rue des Courcelles ai migliori scrittori ed artisti del momento: erano suoi ospiti abituali, tra gli altri, Flaubert, Dumas, i fratelli Goncourt, Maupassant, Ernest Hébert. Le poltroncine e il divano provengono dagli arredi del boudoir verde di Augusta Bonaparte a palazzo Gabrielli (oggi palazzo Taverna).
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Giuseppe Primoli


Jean Alexandre Corabouef (1870-1947)


1902


Disegno a matita e acquerello su carta


Mm 685 x 480
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Carlotta Bonaparte


Léopold Robert (1794-1835)


1830-32


Dipinto ad olio su tela


Cm 36 x 27
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Zenaide e Carlotta Bonaparte
Jacques-Louis David (1748-1825)
1821
Dipinto ad olio su tela
Cm 130 x 97
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Piatto con natura morta e ornati geometrici


Marc Schölcher (1766-1832)


1808 circa


Piatto in porcellana dura policroma


Cm 23,7 (diametro)



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Sala VI - Paolina Bonaparte


La sala, dedicata a Paolina Bonaparte Borghese, documenta soprattutto il soggiorno romano della principessa dal 1816 al 1825 a Villa Paolina. La villa, collocata tra le Mura Aureliane, via Piave e via XX settembre, dal 1950 ospita l'Ambasciata di Francia presso la Santa Sede. Fu acquistata nel 1816 da Paolina, affascinata dall'amenità del luogo in cui sorgeva e dall'eleganza della costruzione. Gli acquerelli esposti descrivono questa eleganza, propria anche degli interni, arredati dalla stessa Paolina con gusto prettamente francese.
Da Villa Paolina provengono molti degli oggetti presenti nella sala: la toeletta realizzata dall'orafo Martin-Guillaume Biennais, lo specchio portatile sul quale è visibile la sostituzione del monogramma di Paolina con quello della nipote Carlotta (alla quale la villa fu lasciata in eredità), il taccuino delle spese affrontate per l'amministrazione della casa. Simile al sofà su cui posò per la celebre statua di Antonio Canova, che la ritraeva nelle vesti di Venere Vincitrice (Roma, Galleria Borghese), è la dormeuse in mogano. Riferibili al capolavoro canoviano sono il calco in gesso del seno della principessa e la replica della testa.
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Sala IV - Il Re di Roma


La piccola sala, dedicata al figlio di Napoleone e Maria Luisa d'Austria, venne inaugurata nel 1934, in seguito all'acquisto della collezione di cimeli ed autografi appartenuti ad Anton Prokesch-Osten, precettore ed amico del giovane Bonaparte. La sala ed il materiale in essa contenuto, conserva un carattere di "storia intima", che rispecchia l'esistenza breve ed alquanto nascosta del figlio di Napoleone. Alla nascita era stato insignito del titolo di Re di Roma, città su cui non poté mai regnare. Costretto a lasciare Parigi nel 1815, crebbe presso la corte di Vienna, affidato ad istitutori diversi, mentre la madre si occupava del governo del Ducato di Parma e Guastalla. Morì a soli 21 anni, il 22 luglio 1832, con il titolo di Duca di Reichstadt.
Un gruppo di disegni allegorici di Bartolomeo Pinelli e di Pierre-Paul Prud'hon, collocati sulla parete destra della sala, celebrano la nascita del Re di Roma mentre sulla parete di sinistra un grande acquerello rappresenta un centrotavola progettato per le nozze di Napoleone e Maria Luisa. In una vetrina è esposto un gioco di carte denominato Jeu de l'Hombre per la sua origine spagnola, reso particolarmente prezioso dalla raffinata fattura cinese delle tessere in madreperla. Il gioco venne donato a Napoleone, esule a Sant'Elena, dal nobile inglese Mountstuart Elphinstone, e sarebbe dovuto giungere in eredità al figlio, ma rimase nelle mani di Prokesch per la prematura scomparsa del giovane.
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Ritratto di Paolina Bonaparte Borghese


François-Joseph Kinson (1771-1839)


1808


Dipinto ad olio su tela


Cm 83 x 68
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Sala IX - Carlotta e Zenaide Bonaparte


La decorazione ad affresco della sala, riportata alla luce e restaurata in tempi recenti, offre una testimonianza di quel gusto neogotico che ebbe particolare fortuna intorno al 1830-40. Sono anni centrali anche per le vicende di Zenaide e Carlotta, figlie di Giuseppe Bonaparte e di Giulia Clary, alle quali la sala è dedicata. Motivi neogotici, infatti, sono presenti in alcune delle opere esposte, come nei ritratti delle due sorelle eseguiti dalla stessa Carlotta. Quest'ultima si dedicò con passione alla pittura, raggiungendo talvolta risultati felici soprattutto nell'acquerello: ne è un esempio il ritratto della nonna Letizia eseguito nel 1835. Si cimentò nella pittura anche il marito Napoleone Luigi, del quale sono esposti alcuni lavori. Sia Napoleone Luigi che Carlotta, le cui vicende esistenziali si inseriscono pienamente nell'inquieto clima romantico, morirono giovani: l'uno nel 1831, in seguito ad una malattia contratta durante la partecipazione ai moti carbonari, e l'altra nel 1839, nel dare alla luce un figlio, frutto di un amore segreto e sfortunato.
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Napoleone Eugenio con il cane Nero
Jean-Baptiste Carpeaux (1827-1875)
Post 1865
Scultura in terracotta
Cm 66,5 (altezza)
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Un salotto di Villa Paolina a Roma con la Principessa Zenaide, i figli e la sorella Carlotta


Jodocus Sebastiaen van den Abeele (Gand 1797 - 1855)


Acquerello, Acquerello su carta,


cm 32x18
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Sala XI - Bonaparte a Roma


Domina questa sala il grande ritratto di Carlotta Bonaparte, figlia maggiore di Luciano, eseguito da Jean-Baptiste Wicar. "Lolotte" in veste di contadina è raffigurata sullo sfondo dei possedimenti di Canino. Il dipinto proviene dalla collezione di uno dei figli della donna, Placido Gabrielli, che aveva a sua volta sposato nel 1856 alle Tuileries una Bonaparte, Augusta, figlia di Carlo Luciano e Zenaide.
In effetti la sala è dedicata interamente al ramo "romano" dei Bonaparte, derivato soprattutto dai matrimoni delle figlie di quest'ultima coppia con esponenti dell'aristocrazia romana (Del Gallo di Roccagiovine, Primoli, Campello, Gabrielli).
Nella piccola libreria con stemmi cardinalizi, appartenuta ad uno dei figli di Carlo Luciano e Zenaide, il cardinale Luigi Luciano, sono conservati alcuni volumi della biblioteca di Napoleone a Sant'Elena. Molte opere provenienti dalla collezione del cardinale, del quale è esposto un ritratto eseguito da Guglielmo de Sanctis, furono acquistate dal conte Giuseppe Primoli e sono oggi conservate in questo Museo. Nella sala è esposto il tavolo da lavoro di Zenaide, vero e proprio mobile multifunzionale: nell'interno, diviso in più scomparti, sono riposti gli strumenti per la pittura, il disegno, il ricamo e alcuni giochi di società.
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Carlotta Bonaparte detta “Lolotte” in abito da contadina di Canino


Jean-Baptiste Wicar (1762-1834)


1815


Dipinto ad olio su tela


Cm 210 x 131
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Sala I - Il Primo Impero


Le prime due sale, divise soltanto da una balaustra in marmo, formano un unico ambiente dedicato ai fasti del Primo Impero (1804-1814). Sono qui collocate le grandi tele che ritraggono in pose auliche e convenzionali numerosi esponenti della famiglia imperiale. La sala è dominata da Napoleone, ritratto da Joseph Chabord a cavallo, durante la battaglia di Wagram. Tra gli altri membri della famiglia Bonaparte effigiati nei ritratti della sala, la madre di Napoleone, Letizia Ramolino, e Joséphine de Beauharnais, la prima moglie dell'Imperatore, effigiate da Robert Lefebre; ai lati del ritratto di Napoleone, le effigi di due suoi fratelli: Luigi, ripreso da Jean-Baptiste Wicar insieme al figlio Napoleone Luigi, e Luciano, ritratto da François-Xavier Fabre durante un soggiorno alla villa Rufinella di Frascati. A questa ritrattistica ufficiale, promossa da Napoleone dopo la sua consacrazione ad imperatore, si affianca la ritrattistica privata che, attraverso le cere di Giambattista Santarelli, le miniature su smalto, i cammei di Nicolò Morelli, le tabacchiere, permette una lettura più intima della storia della famiglia Bonaparte. Questi raffinati oggetti, in particolare le bonbonnières e le tabacchiere, erano spesso utilizzati da Napoleone come cadeaux a familiari e dignitari di corte.
Interessante testimonianza del severo arredamento francese nel periodo precedente l'Impero è il salotto in damasco rosso di Jacob, proveniente dallo studio di Napoleone Primo Console a Saint-Cloud, di cui fanno parte le poltrone-pommier (dal nome dell'ideatore) con braccioli asimmetrici da accostare al camino. In una delle due vetrine a muro è esposto un gruppo di raffinate porcellane; particolarmente interessante è l'ensemble di 24 piatti, che provengono dalle più importanti manifatture francesi dei primi anni dell’800 (Nast, Swebach, Schöelcher).
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Tabacchiera con Zenaide e Carlotta Bonaparte bambine


Daniel Saint (1778-1847), Pierre Baraton (attivo inizio XIX secolo)


1810 circa


Tabacchiera in oro punzonato, pittura ad acquerello e smalto su avorio


Cm 7 x 4 (ciascuna parte)



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Sala III - Il secondo Impero


Nella sala, dedicata al Secondo Impero (1852-1870), sono esposti dipinti, sculture, incisioni, mobili, oggetti, riferibili al periodo della storia francese dominato dalla figura di Napoleone III e contraddistinto da un grande fermento produttivo ed artistico all'ombra del rassicurante motto "L'Empire c'est la Paix". Oltre ai due ritratti ufficiali della coppia imperiale eseguiti da Franz-Xavier Winterhalter, sono esposte numerose stampe che illustrano momenti significativi della politica di apertura diplomatica ed economica voluta dall'Imperatore. Altre opere ricordano la vicenda del Principe Imperiale Napoleone Eugenio, unico figlio di Napoleone III ed Eugenia: i busti di Jean-Baptiste Carpeaux, la statuetta in cera di Emmanuel Frémiet che lo rappresenta in uniforme di Tamburino della Guardia, l'ultima sua foto come ufficiale dell'armata inglese prima della partenza per il Sudafrica e l'acquerello di Orlando Norio che documenta il suo funerale a Chislehurst, non lontano da Londra. Nella vetrina ovale sono conservati, oltre ad alcune medaglie commemorative, una coppia di ritratti in miniatura raffiguranti la regina Vittoria e Napoleone III, lo spadino in bronzo dorato e madreperla offerto nel 1830 dai fratelli Braccini, patrioti spoletini a Napoleone Luigi, fratello del futuro imperatore, ed un gruppo di porta-bouquets, elemento essenziale delle toilettes femminili nei grandi balli a corte. I divani e le poltrone che arredano la sala provengono invece da una residenza parigina di Matilde Bonaparte.
htmlText_5A057D31_6C31_3F2C_41DA_D0115244A1DC.html =
Letizia Ramolino Bonaparte (Madame Mère)


Robert Lefèvre (1756-1830)


1813


Dipinto ad olio su tela


Cm 228 x 146



htmlText_5A1239E2_6C51_072C_41B5_D91EA3AA061A.html =
Tabacchiera detta "dei tre consoli"


Pierre-André Montauban (attivo 1800-1820)


1803


Tabacchiera in tartaruga nera, oro e smalto


Cm 4,5 x 9,2 x 2,3



htmlText_5A28DC8C_6C71_7DF4_41D9_822A061F4A19.html =
Coppia di candelabri a cinque bracci con baccanti su globo con tirso


Pierre-Philippe Thomire (1751-1843)


Inizio XIX secolo


Candelabri in bronzo e bronzo dorato


Cm 83,5 (altezza)
htmlText_5A2F35BE_6C33_0F14_41D3_FC9FD6CA722A.html =
Napoleone a cavallo sul campo di Wagram
Joseph Chabord (1786-1848)
1810
Dipinto ad olio su tela
Cm 293 x 224
htmlText_5A89CFF2_6C51_3B2C_41CF_91B88B31C265.html =
Sala II - Il Primo Impero


Le consolles Primo Impero della II sala facevano parte, come la pendola Urania, degli arredi dell'Hotel Chabrillan, mentre le due coppie di candelabri collocate su di esse rientrano nel numero degli oggetti commissionati in Francia per gli embellissements del palazzo del Quirinale in previsione della visita di Napoleone a Roma nel 1812, mai avvenuta.
Alle pareti della sala, i grandi ritratti di Elisa Bonaparte, granduchessa di Toscana, con la figlia Napoleona Elisa, opera di François Gérard, e del marito Felice Baciocchi, eseguito da Marie-Guilhelmine Benoist.
Tra le altre opere conservate in sala, una coppia di busti in marmo, opera di due tra i massimi scultori di inizio Ottocento: al danese Berthel Thorwaldsen si deve il ritratto di Wilhelmine Benigna Biron di Curlandia, mentre il toscano Lorenzo Bartolini è l'autore del busto di Elisa Bonaparte.
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L'Imperatrice Eugenia
Franz Xaver Winterhalter (1805-1873)
1853
Dipinto ad olio su tela
Cm 240 x 155
htmlText_5B6687FF_6C71_0B14_41D1_25A860CA7FF7.html =
Il Re di Roma


Pierre Paul Prud'hon (1758-1823)


1811-12


Dipinto ad olio su tela


Cm 60 x 47,5
htmlText_5B8947CF_6C31_0B74_41D1_4CAB0734EBD4.html =
L'Imperatrice Giuseppina


Robert Lefèvre (1756-1830)


1805


Dipinto ad olio su tela


Cm 216 x 175



htmlText_5B9143F0_6C73_0B2C_419D_C7B5BCE2D968.html =
Elisa Bonaparte Baciocchi con la figlia Napoleona Elisa
François Gérard (1770-1837)
1810
Dipinto ad olio su tela
Cm 210 x 158
htmlText_5B9679A5_6C7F_0734_41B3_DBDE14821BCA.html =
L'Imperatore Napoleone III


Franz Xaver Winterhalter (1805-1873)


1853


Dipinto ad olio su tela


Cm 240 x 155
htmlText_61BCA5E5_7030_FE3B_41D8_EEFB43458D7B.html =
Sala V - La Repubblica Romana


Nel 1796 l’esercito francese guidato dal giovane generale Napoleone Bonaparte, reduce dalle brillanti vittorie in Piemonte e Lombardia, invase le Legazioni di Ravenna, Ferrara e Bologna. Il papa Pio VI fu costretto a firmare subito l’Armistizio di Bologna, ratificato l’anno dopo dalla Pace di Tolentino che lo obbligava alla consegna di 100 opere d’arte e di 100 codici della Biblioteca Vaticana.


Il 28 dicembre del 1797 l’uccisione del generale Duphot durante una sommossa popolare antifrancese offrì al Direttorio l’occasione per l’occupazione militare di Roma. Il 9 febbraio 1798 l’esercito francese entrò trionfalmente in piazza del Popolo; il 15 venne proclamata la Repubblica Romana. L’esperienza giacobina fu di breve durata, ma intensa fu l’attività propagandistica che trovò la sua più vistosa manifestazione nelle feste repubblicane. Nel biennio repubblicano, infatti, furono organizzate numerose cerimonie pubbliche che riprendevano e rielaboravano modelli e temi già sperimentati nella Francia rivoluzionaria. Alcune stampe esposte nella Sala offrono una fedele descrizione dei grandi ed effimeri apparati scenografici realizzati in occasione delle celebrazioni repubblicane.
htmlText_6239CC43_7010_6E7F_41D1_37EE5D45624F.html =
Un salotto di Villa Paolina con Zenaide Bonaparte, i figli e la sorella Carlotta


Jodocus Sebastiaen van den Abeele
(1797-1855)


1835 circa


Acquerello su carta


Mm 132 x 180
htmlText_623A3C41_7010_6E7B_41D4_99B60C1D2D26.html =
Sala VII - Il Regno di Napoli


In queste sale sono collocate le testimonianze relative a Giuseppe e Carolina Bonaparte, fratello e sorella di Napoleone, che si avvicendarono sul trono del Regno di Napoli. Napoleone vi insediò il fratello maggiore, il remissivo Giuseppe, che vi regnò tra il 1806 e il 1808. In questo periodo furono realizzati da Jean-Baptiste Wicar, allora Direttore dell’Accademia di Belle Arti della città partenopea, i ritratti di Giuseppe, della moglie Giulia Clary e delle loro due figlie Zenaide e Carlotta.
Dopo la nomina di Giuseppe a re di Spagna, il trono di Napoli passò a Carolina Bonaparte e al marito Gioacchino Murat. Il loro governo fu caratterizzato dalla volontà di distaccarsi dalle direttive imperiali e di avviare una politica autonoma. Nel 1815, con la caduta dell’Impero e la restaurazione borbonica, Murat fu ucciso mentre tentava di riconquistare i suoi territori. Carolina invece si rifugiò a Trieste; si riferiscono a questo periodo i volumi, conservati nell’elegante mobile-libreria e personalizzati dall’ex libris “La comtesse de Lipona”, titolo da lei assunto dopo la fine dell’epopea napoleonica.
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Sala VII - Il Regno di Napoli


In queste sale sono collocate le testimonianze relative a Giuseppe e Carolina Bonaparte, fratello e sorella di Napoleone, che si avvicendarono sul trono del Regno di Napoli. Napoleone vi insediò il fratello maggiore, il remissivo Giuseppe, che vi regnò tra il 1806 e il 1808. In questo periodo furono realizzati da Jean-Baptiste Wicar, allora Direttore dell’Accademia di Belle Arti della città partenopea, i ritratti di Giuseppe, della moglie Giulia Clary e delle loro due figlie Zenaide e Carlotta.
Dopo la nomina di Giuseppe a re di Spagna, il trono di Napoli passò a Carolina Bonaparte e al marito Gioacchino Murat. Il loro governo fu caratterizzato dalla volontà di distaccarsi dalle direttive imperiali e di avviare una politica autonoma. Nel 1815, con la caduta dell’Impero e la restaurazione borbonica, Murat fu ucciso mentre tentava di riconquistare i suoi territori. Carolina invece si rifugiò a Trieste; si riferiscono a questo periodo i volumi, conservati nell’elegante mobile-libreria e personalizzati dall’ex libris “La comtesse de Lipona”, titolo da lei assunto dopo la fine dell’epopea napoleonica.
Nella vetrina sono esposti alcuni dei gioielli di Carolina (altri sono collocati nella vetrina a muro della sala I). Alla categoria dei gioielli “sentimentali” appartiene la spilla con la miniatura di Jean-Baptiste Augustin contornata da una serie di pietre dure le cui iniziali formano la parola souvenir.
htmlText_62B759BF_7010_D607_415B_BD6729ED13B8.html =
Napoleone consegna il Codice delle leggi alla Dea Roma


Luigi Agricola (1750-1821)


1811 circa


Bozzetto ad olio su tela


Cm 28 x 38
htmlText_62B7E9BD_7010_D60B_41D2_A514F67C127C.html =
Sala VIII – Napoleone


Napoleone Bonaparte rappresentò per tutta la vita, nel periodo dell’ascesa, dell’apice della fama e del potere, ma anche negli anni del declino e dopo la morte una figura centrale nell’immaginario collettivo francese ed europeo. La sala ha un’impostazione didattica e vuole ricostruire “per immagini” la sua storia e la sua leggenda.
“N’est pas l’exactitude des traits, un petit pois sur le nez, qui font la ressemblance. C’est le caractère de la phisionomie, ce qui l’anime, qui’il faut peindre”. Così Napoleone rispose all’artista Jacques-Louis David, secondo il biografo Étienne-Jean Delécluze, quando gli chiese di posare per il famoso ritratto “Napoleone al Passo del San Bernardo” (di cui in questa sala si conserva un’incisione all’acquaforte). Napoleone non posò mai più per nessun altro. Ciononostante, la sua immagine è universalmente nota. Nella sala, una selezione di opere rappresentative dell’evoluzione dell’iconografia di Napoleone dalla giovinezza alla caduta dell’Impero.
Il grande lampadario presente, acquistato sul mercato antiquario, è verosimilmente di fattura russa ed è riferibile agli anni del Primo Impero.
htmlText_62C18869_700F_F60B_41B0_38427C66018F.html =
Napoleone Bonaparte Primo Console varca le Alpi


(Da Jacques-Louis David, 1748-1825) Antonio Giberti (attivo tra XVIII e XIX secolo), Giuseppe Longhi (1766-1831)


1809


Stampa all’acquaforte


Mm 830 x 590
htmlText_634EF87B_7070_760F_41C7_1A3129876FD6.html =
Scena allegorica con la caduta di Napoleone


Anonimo


1814


Stampa all’acquaforte


Mm 485 x 435



htmlText_66162061_700F_F63B_41DB_7AEB170A7995.html =
Sala X - Luciano Bonaparte


Durante gli anni del Direttorio e del Consolato Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone, aveva ricoperto importanti incarichi politici, prima come Presidente del Consiglio dei Cinquecento, successivamente come Ministro dell’Interno e Ambasciatore di Francia a Madrid. Determinante fu il suo apporto per la riuscita del colpo di stato del “18 brumaio” (8 novembre 1799), con cui Napoleone venne proclamato Primo Console.
I rapporti tra i due fratelli, già compromessi per motivi politici – Luciano, convinto repubblicano, non approvava la svolta autoritaria di Napoleone – si deteriorarono definitivamente in seguito al matrimonio di Luciano, vedovo di Christine Boyer, con Alexandrine de Bleschamp. La coppia si stabilì nel 1804 a Roma, ospite dello zio il cardinale Fesch; Luciano acquistò in seguito Palazzo Nuñez a via Bocca di Leone e la villa “La Ruffinella” a Frascati. Ma la residenza preferita di Luciano, a partire dal 1806, fu il castello di Musignano a Canino, presso Viterbo. È qui che insieme alla moglie si dedicò agli scavi e agli studi di archeologia, che condussero alla pubblicazione, nel 1829, del suo Catalogo di scelte antichità etrusche trovate negli scavi del Principe di Canino.
htmlText_66176062_700F_F639_41B2_C8F8ED1ADFA9.html =
Ritratto di Alexandrine de Bleschamp Bonaparte
François-Xavier Fabre (1766-1837)
1808
Dipinto ad olio su tela
Cm 67 x 53
htmlText_67CA4EA1_7010_6A3B_41DB_F6028BCB8D5C.html =
Ritratto di Luciano Bonaparte


François-Xavier Fabre (1766-1837)


1808


Dipinto ad olio su tela


Cm 71 x 53,5
htmlText_8A2E06F5_958E_4AE8_41B1_10F769D823F2.html =
Luigi Bonaparte con il figlio Napoleone Luigi


Jean-Baptiste Wicar (1762-1834)


1818


Dipinto ad olio su tela


Cm 197 x 148
htmlText_8F80CA78_9582_45D8_41C9_27F387B2DDD9.html =
Galleria dei Costumi
La Sala espone una selezione dei molti abiti maschili e femminili ed accessori che fanno parte della collezione del museo. Di pregevolissima fattura, i due abiti di corte appartenuti a Giulia Clary, quello di Letizia Bonaparte, Madame Mère, il mantello e il cappello da ussaro di Camillo Borghese, la coperta di Napoleone a Sant’Elena.
htmlText_A5E9FC1C_9582_DD58_41E1_684FB1EC855D.html =
Ingresso trionfale di Papa Pio VII a Roma (24 maggio 1814)
Tommaso Minardi (1787-1871), Giovan Battista Romero (1770-1832)
1814
Stampa all’acquatinta
Mm 440 x 685
htmlText_A9080625_9686_CD68_41D4_BF201B789CF9.html =
Paesaggio Giapponese
Giuseppe De Nittis (1846-1884)
1868-70
Ventaglio in seta dipinto all’acquerello
Mm 260 x 515
htmlText_AA001FE8_969E_DAF8_41DC_B1186106A2D2.html =
Velocipede/biciclo
Compagnie Parisienne (Ancienne Maison Michaux & C.ie)
1871-74
Biciclo in legno e ghisa
Cm 115 x 150
htmlText_AACF7169_9687_C7F8_41E0_8349DB795057.html =
Erma-ritratto di Luciano Bonaparte del tipo “Bruto”
Da Joseph-Charles Marin (1759-1834)
I quarto XX secolo
Scultura in bronzo
Cm 47 (altezza)
htmlText_AC6DB9E6_9586_C6E8_41CA_B812F315BCA6.html =
Carolina Bonaparte Murat Regina di Napoli in abiti borghesi
Giuseppe Cammarano (1766-1850)
1813
Dipinto ad olio su tela
Cm 32,7 x 23,8
htmlText_ADB0B559_9682_4FD8_41E0_41EEBC48AD70.html =
Giuseppe Primoli


Armando Spadini (1883-1925)


1917


Dipinto ad olio su tela


Cm 50 x 40
htmlText_AEE41074_9682_45E8_41D4_6E9B94C21834.html =
Abito di corte di Giulia Clary


Manifattura francese


1808


Abito in velluto, tulle, raso, seta e oro
htmlText_B06F0E38_9582_5D58_41A5_DF901934A869.html =
La Principessa Wilhelmine Benigna Biron di Curlandia, Duchessa di Sagan
Bertel Thorvaldsen (1770-1844)
1818
Scultura in marmo
Cm 56 (altezza)
htmlText_B7B1B87B_9586_45D8_41B1_E9C5F443E3D6.html =
Luciano Bonaparte alla Villa Rufinella


François-Xavier Fabre (1766-1837)


1808


Dipinto ad olio su tela


Cm 90 x 71



htmlText_BE159D2D_9582_5F78_41C4_FF810E002B91.html =
Il "Jeu de l'Hombre"


Manifattura cinese


I quarto del XIX secolo


Scatola da gioco in lacca con gettoni e fiches in madreperla


Cm 9,5 x 38,2 x 31
htmlText_BEA1AC7D_9582_FDD8_41C0_0F9F2280157C.html =
Letizia Ramolino Bonaparte


Da Antonio Canova (1757-1822)


1807-1814


Scultura in marmo


Cm 58 (altezza)
htmlText_BF4DA9F4_959E_46E8_41DB_B93C69875FA0.html =
La Dea Roma e il Re di Roma


Bartolomeo Pinelli (1781-1835)


1811


Disegno a matita e inchiostro su carta


Mm 280 x 210



htmlText_C29B0911_D366_D22E_41E2_B3A49CA51E95.html =
Un salotto di Villa Paolina con Zenaide Bonaparte, i figli e la sorella Carlotta
Jodocus Sebastiaen van den Abeele
(1797-1855)
1835 circa
Acquerello su carta
Mm 132 x 180
htmlText_C2D042CC_D367_F636_41C9_C47A8D637A32.html =
Carolina Bonaparte Murat Regina di Napoli in abiti borghesi
Giuseppe Cammarano (1766-1850)
1813
Dipinto ad olio su tela
Cm 32,7 x 23,8
## Hotspot ### Tooltip HotspotMapOverlayArea_42BFD209_6BE8_DC9A_41B1_976A2092C9AE.toolTip = Sala XI - Bonaparte a Roma HotspotMapOverlayArea_42C271E8_6BE9_DF9A_41DA_85DDEECBAA35.toolTip = Sala XII - Giuseppe Primoli e Matilde Bonaparte HotspotMapOverlayArea_43413525_6BE9_C48A_41B3_E4945779F3A4.toolTip = Sala IX - Carlotta e Zenaide Bonaparte HotspotMapOverlayArea_43871DDA_6BE9_C7BE_41C2_68F7CE8D34AF.toolTip = Sala VIII – Napoleone HotspotMapOverlayArea_43C98B51_6BE9_CC8A_41C5_25EF5769590E.toolTip = Sala X - Luciano Bonaparte HotspotMapOverlayArea_43CCAD00_6BE8_C48A_41D2_025A0654E76B.toolTip = Galleria dei Costumi HotspotMapOverlayArea_4C25C5F7_6BF9_4776_41D4_22994230F058.toolTip = Sala VII - Il Regno di Napoli HotspotMapOverlayArea_4C5C50FA_6BE7_5D7E_41D9_235FCD5E692D.toolTip = Sala VII - Il Regno di Napoli HotspotMapOverlayArea_4CB48578_6BE9_477A_41D3_027CCF37F15F.toolTip = Sala III - Il Secondo Impero HotspotMapOverlayArea_4CBB8A58_6BF8_CCBA_41CB_97B1664C13DE.toolTip = Sala VI - Paolina Bonaparte HotspotMapOverlayArea_4D1AD2D6_6BFB_7DB6_41BA_904CC830F18B.toolTip = Sala V - La Repubblica Romana HotspotMapOverlayArea_4DC2C88F_6BEB_CD96_41C2_F5E322025E47.toolTip = Sala II - Il Primo Impero HotspotMapOverlayArea_4E06CC54_6BFF_448A_41C9_98F3C69781AA.toolTip = Sala IV - Il Re di Roma HotspotMapOverlayArea_4FD96CDA_6BE9_45BE_41C4_FE008812E240.toolTip = Sala I - Il Primo Impero HotspotPanoramaOverlayArea_25120DAB_6DD1_1F3C_41D3_8D4F51EAE90B.toolTip = Informazioni Museo Napoleonico HotspotPanoramaOverlayArea_2E1EEBFA_3E0B_0686_41B5_3157BB76B3CD.toolTip = Sala IV - Il Re di Roma HotspotPanoramaOverlayArea_2E2740AA_3E09_0286_41C0_DF1EE5D98B29.toolTip = Sala V - La Repubblica Romana HotspotPanoramaOverlayArea_2E9173AA_3E09_0686_4196_1B2EA41254CF.toolTip = Sala VII - Il Regno di Napoli HotspotPanoramaOverlayArea_2E968958_3E3B_0382_41A1_00004231C1E5.toolTip = Sala XI - Bonaparte a Roma HotspotPanoramaOverlayArea_3027E216_3E3B_018E_41C1_D6A502BF53B2.toolTip = Sala VIII – Napoleone HotspotPanoramaOverlayArea_30353878_3E09_0182_41B5_0B6C6FFD79B1.toolTip = Sala I - Il Primo Impero HotspotPanoramaOverlayArea_30360B27_3E3B_078E_41B7_B021B128D7EB.toolTip = Galleria dei Costumi HotspotPanoramaOverlayArea_30679AFF_3E39_067E_41CE_0A539A4F60A3.toolTip = Sala VII - Il Regno di Napoli HotspotPanoramaOverlayArea_3079814E_3E09_039E_41B0_3A8BB6735C28.toolTip = Sala IV - Il Re di Roma HotspotPanoramaOverlayArea_308CCDCD_3E07_0282_41C7_FBD4816368AE.toolTip = Sala VII - Il Regno di Napoli HotspotPanoramaOverlayArea_308DFBA0_3E09_0682_41CC_AC9D5620AAA5.toolTip = Sala VI - Paolina Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_30AFE74C_3E39_0F82_41C8_C899849FA4A9.toolTip = Sala VIII – Napoleone HotspotPanoramaOverlayArea_30AFEF16_3E39_1F8E_41AD_A8FACB9B85D2.toolTip = Sala III - Il Secondo Impero HotspotPanoramaOverlayArea_30B2ECC1_3E39_0282_41BE_AFDE04FEC959.toolTip = Sala VII - Il Regno di Napoli HotspotPanoramaOverlayArea_30B5D2E8_3E39_0682_41C0_E718FB4BD22A.toolTip = Sala X - Luciano Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_30B680E5_3E0F_0282_4193_211C794595AF.toolTip = Sala III - Il Secondo Impero HotspotPanoramaOverlayArea_30CE0A8E_3E0B_069E_41A5_AED06FEABB27.toolTip = Sala XI - Bonaparte a Roma HotspotPanoramaOverlayArea_30DEEC1C_3E39_0182_4197_CD2544DC1A1F.toolTip = Galleria dei Costumi HotspotPanoramaOverlayArea_30F8BF63_3E39_1F86_41C3_6A3B494C92F7.toolTip = Sala I - Il Primo Impero HotspotPanoramaOverlayArea_310EF38B_3E09_0686_41C5_F879F1395165.toolTip = Sala V - La Repubblica Romana HotspotPanoramaOverlayArea_316BD9C1_3E07_0282_4198_F917739C3DC5.toolTip = Sala VI - Paolina Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_31744751_3E3B_0F82_41A8_D7AA95B21928.toolTip = Sala IX - Carlotta e Zenaide Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_3183DDA8_3E07_0282_41C9_C3B175B0A005.toolTip = Sala X - Luciano Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_318C26E2_3E39_0E86_41BE_88C00E6E5EB5.toolTip = Sala XII - Giuseppe Primoli e Matilde Bonapart HotspotPanoramaOverlayArea_31947609_3E39_0182_41C9_D99635D2D012.toolTip = Sala VII - Il Regno di Napoli HotspotPanoramaOverlayArea_3339915F_3E0B_03BE_41B0_7B59A852894B.toolTip = Sala XI - Bonaparte a Roma HotspotPanoramaOverlayArea_3375AC80_3E0B_0282_41CC_AA34BA9B5027.toolTip = Sala II - Il Primo Impero HotspotPanoramaOverlayArea_338957C1_3E0F_0E82_41C1_1CDAEF8798F7.toolTip = Sala II - Il Primo Impero HotspotPanoramaOverlayArea_33BAEB0A_3E0F_0786_41C7_CDABD19EF35B.toolTip = Sala IX - Carlotta e Zenaide Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_33F82829_3E09_0182_41CE_CD106605EF3A.toolTip = Sala III - Il Secondo Impero HotspotPanoramaOverlayArea_50CBA78B_6C51_0BFC_41D7_52E2BBDC28F4.toolTip = Sala XII - Giuseppe Primoli e Matilde Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_54EDFEF5_6C73_3D14_41D6_DBEFAC8F9F5D.toolTip = Sala VI - Paolina Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_5577FFD9_6C77_1B1C_41D6_A23C7549CE30.toolTip = Sala IV - Il Re di Roma HotspotPanoramaOverlayArea_5665346D_6C57_0D34_41CA_A852A8A87380.toolTip = Sala IX - Carlotta e Zenaide Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_5764CCF4_6C51_3D14_41C2_A8A9A5650538.toolTip = Sala XI - Bonaparte a Roma HotspotPanoramaOverlayArea_591041A7_6C51_0734_41D1_CC6A7391CD03.toolTip = Sala III - Il secondo Impero HotspotPanoramaOverlayArea_5A9CFFF0_6C51_3B2C_41D1_4D990100AA45.toolTip = Sala II - Il Primo Impero HotspotPanoramaOverlayArea_5E65F61B_6CD3_0D1C_41AA_A28FD0B44594.toolTip = Sala I - Il Primo Impero HotspotPanoramaOverlayArea_605FC1F6_701F_F619_41B6_4F43FF312FF9.toolTip = Napoleone a cavallo sul campo di Wagram HotspotPanoramaOverlayArea_607B009C_7010_5609_41DB_D53C370FCE38.toolTip = Tabacchiera detta "dei tre consoli" HotspotPanoramaOverlayArea_60EA9EB5_6FF0_6A1B_41CB_005AC5F13D69.toolTip = Tabacchiera in oro di Zenaide e Carlotta HotspotPanoramaOverlayArea_61598C14_7030_6E19_41B6_E7191FE98CA3.toolTip = Napoleone Eugenio con il cane Nero HotspotPanoramaOverlayArea_61602AF8_7013_EA09_4186_91EEC3444083.toolTip = Letizia Bonaparte (Madame Mère) HotspotPanoramaOverlayArea_619F5635_7030_3A1B_41AC_886E491B30D2.toolTip = L'Imperatore Napoleone III HotspotPanoramaOverlayArea_61AD302C_7030_5609_41B4_58E1A0D5DE20.toolTip = Il Re di Roma HotspotPanoramaOverlayArea_61BCA5E4_7030_FE39_41B4_AC5AEDBC0CAD.toolTip = Sala V - La Repubblica Romana HotspotPanoramaOverlayArea_61D29C33_7030_2E1F_41C7_264DD08B1DD3.toolTip = Coppia di candelabri a cinque braccia con baccante e tirso HotspotPanoramaOverlayArea_621A6F62_7010_2A39_4197_33A4319F7FFD.toolTip = Un salotto di Villa Paolina a Roma con la Principessa Zenaide, i figli e la sorella Carlotta HotspotPanoramaOverlayArea_6236AC40_7010_6E79_41A9_D8A2999007C8.toolTip = Sala VII - Il Regno di Napoli HotspotPanoramaOverlayArea_62391C42_7010_6E79_41A2_63FF9261E6A4.toolTip = La Regina Giulia Clary con le due figlie HotspotPanoramaOverlayArea_62726BB0_7013_EA19_41CE_752E641A90A6.toolTip = Sala VII - Il Regno di Napoli HotspotPanoramaOverlayArea_62A0B9B7_7010_D607_41BE_EFFD5C8C436F.toolTip = Sala VIII – Napoleone HotspotPanoramaOverlayArea_62B709BE_7010_D609_41BE_8575FE5F0AC0.toolTip = Napoleone consegna il Codice delle leggi alla Dea Roma HotspotPanoramaOverlayArea_62C3D6B4_7010_FA19_41A4_0D592001A3B9.toolTip = L'Imperatrice Giuseppina HotspotPanoramaOverlayArea_62D69868_700F_F609_41DB_126556FD9535.toolTip = Napoleone Bonaparte Primo Console varca le Alpi HotspotPanoramaOverlayArea_62DE966A_7030_5A09_41CD_8528524BEB4F.toolTip = L'Imperatrice Eugenia HotspotPanoramaOverlayArea_62F756E1_7010_3A3B_41C3_D2146741560B.toolTip = Paolina Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_63381DC7_7010_2E07_41A5_5FD52105B9B4.toolTip = Elisa Bonaparte Baciocchi con la figlia Napoleone Elisa HotspotPanoramaOverlayArea_634E087A_7070_7609_41D8_9F761A33D82D.toolTip = Scena allegorica con la caduta di Napoleone HotspotPanoramaOverlayArea_635510A5_7010_363B_418D_DBF7EF9F3C57.toolTip = Piatto con natura morta HotspotPanoramaOverlayArea_660AD05F_700F_F607_41C9_64DCD786E329.toolTip = Sala X - Luciano Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_66173062_700F_F639_41BB_D6235635823D.toolTip = Alexandrine de Bleschamp HotspotPanoramaOverlayArea_6667DDF8_7073_EE09_41C8_08904C859640.toolTip = Zenaide e Carlotta Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_674ABCDD_7010_EE0B_41D8_0C6ED064C42A.toolTip = Giuseppe Primoli HotspotPanoramaOverlayArea_675D7B37_7010_2A07_41AA_35772F9BB3FD.toolTip = Carlotta Bonaparte in abito di contadina di Canino HotspotPanoramaOverlayArea_67C76EA0_7010_6A39_41AC_496AB0DBD853.toolTip = Luciano Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_680A4DE0_7070_2E39_41DC_081FDBA2FF8F.toolTip = Carlotta Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_8A3336F4_958E_4AE8_41DB_E0DF7A20EB6D.toolTip = Luigi Bonaparte con il figlio Napoleone Luigi HotspotPanoramaOverlayArea_8F8A4A77_9582_45E8_41DB_14FC2E90869E.toolTip = Sala VII - Il Regno di Napoli HotspotPanoramaOverlayArea_A5FCDC16_9582_DD28_41DB_8BFC95D2F07A.toolTip = Ingresso Trionfale di Pio VII a Roma HotspotPanoramaOverlayArea_A90FD624_9686_CD68_4189_FE38A83D3CAA.toolTip = Paesaggio Giapponese HotspotPanoramaOverlayArea_AA175FE7_969E_DAE8_41D4_D1A57FF16D89.toolTip = Biciclo HotspotPanoramaOverlayArea_AACD9169_9687_C7F8_41A4_072409C6DA00.toolTip = Erma-ritratto di Luciano Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_AC7349E5_9586_C6E8_41C8_55B2E552D3FD.toolTip = Carolina Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_ADB5C559_9682_4FD8_41CA_E1E9FECE2C65.toolTip = Giuseppe Primoli HotspotPanoramaOverlayArea_AEE88073_9682_45E8_41DB_DAF6148DFD8E.toolTip = Abito di corte di Giulia Clary HotspotPanoramaOverlayArea_B07BCE32_9582_5D68_41BA_F9737A2C5040.toolTip = La Principessa Wilhemine Benigna Biron di Curlandia HotspotPanoramaOverlayArea_B7B6D87A_9586_45D8_41E0_B881CE5ABACB.toolTip = Luciano Bonaparte alla Villa Rufinella HotspotPanoramaOverlayArea_BE156D2C_9582_5F78_417C_CE08377AF42A.toolTip = Il "Jeu de l'Hombre" HotspotPanoramaOverlayArea_BEDAFC7C_9582_FDD8_41DD_D6503EA66BF0.toolTip = Ritratto di Letizia Ramolino Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_BF4AF9F3_959E_46E8_41D3_299F11ABAF16.toolTip = il Re di Roma HotspotPanoramaOverlayArea_C22CD2CA_D367_F632_41E1_101B0B116EA1.toolTip = Carolina Bonaparte HotspotPanoramaOverlayArea_C291090F_D366_D232_41E3_8A94777EDF13.toolTip = La Regina Giulia Clary con le due figlie ## Action ### URL LinkBehaviour_93ED28C3_AAEC_8ED8_41D8_253E2BB6F99B.source = http://www.museonapoleonico.it/ LinkBehaviour_94D09866_F1B5_0D99_41EB_F249E7E27D77.source = https://www.skylabstudios.it/ LinkBehaviour_94D0B866_F1B5_0D99_41EC_3BA4C12D38BF.source = https://www.zetema.it/ LinkBehaviour_997AA504_67C0_1322_41C4_FCA8F26CAC9D.source = http://www.museonapoleonico.it/ LinkBehaviour_AD625C79_F1B7_066B_41D5_20F86F2C113D.source = https://www.skylabstudios.it/ LinkBehaviour_AD62AC79_F1B7_066B_41E7_789DF6F59AE4.source = https://www.zetema.it/